Chi non hai mai visto questo indice puntato almeno una volta?
La mano rappresentata chiusa con l'indice puntato è chiamata "manina" ( manicula in latino e fist nel mondo anglosassone) ed è utilizzata in tipografia al margine di un testo per richiamare visivamente l'attenzione del lettore su ciò che vi è scritto.
Le prime manine disegnate con questo scopo sono state rintracciate in alcuni manoscritti spagnoli del XII secolo mentre fanno la loro comparsa in Italia solo a partire dal 1300.
Con la diffusione della stampa a caratteri mobili questo simbolo diviene un vero e proprio segno di punteggiatura e conosce grande diffusione tra il 1800 ed i primi decenni del '900 non solo nelle pubblicazioni e nei nuovi avvisi pubblicitari ma anche nella varia segnaletica direzionale.
Il suo diffuso utilizzo è testimoniato dall'ampia varietà di manine protagoniste dei cataloghi delle fonderie dell'epoca, ciascuna con il medesimo scopo ma disegnata secondo un proprio stile.
L'offerta di segni con mani rappresentate diversamente o con altri significati è piuttosto raro ma non assente come testimonia questa stretta di mano appartenenete ad un catalogo della Fonderia Urania di Milano dei primi novecento che ci ricorda ancora una volta, come molti simboli che crediamo frutto dell'inventiva dei nostri giorni non siano altro che un'eredità grafica proveniente dal passato.
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